Di che colore è il dolore?
Il maestro Gino Rodella, di sicuro ha stravolto qualsiasi concetto a riguardo, per lui il dolore va colorato e non rappresentato. Questa la sua missione, alleggerire gli animi. Non è una questione di analisi cromatica, ma di forza vitale che vuole trasferire in chi osserva i suoi dipinti. Nella sua risata leggera, come quella degli artisti nati liberi e che non “vendono” la loro arte, si legge la sua anima. Nel suo sguardo pulito l’estro di un genio ancora alla ricerca di sé.
Gino Rodella è un archi-stylist come ama definirsi lui. È un architetto, scenografo, stilista, designer, pittore e organizzatore di eventi speciali e performances.
Nasce a Calcinato in provincia di Brescia il 21 febbraio 1963. Al suo attivo dal 1990 ad oggi ha la ristrutturazione di oltre 480 locali, sia in Italia che all’estero. Una delle sue opere di maggior spicco è il suggestivo trono papale per papa Ratzinger, Benedetto XVI che assieme ad altre opere gli permise di aggiudicarsi il “Leone d’oro” nel ’91.
Maestro spregiudicato nel reinventare nuovi spazi utilizzando materiali di recupero e pezzi antichi ispirandosi alla sua epoca preferita, il liberty.
“Artista dei poveri” era il nome che gli era stato affibbiato, in quanto con materiali di riciclo riusciva ad arredare discoteche, bar e locali pubblici.
Le sue opere hanno un impatto visivo importante e al tempo stesso suscitano forti emozioni. La sua originalità sta inoltre nella lungimiranza, spesso non a caso, rivede replicate sue opere anche dopo anni.
L’arte l’ha nel DNA, la sua passione è iniziata fin da quando era piccolo. All’asilo creava costumi con la stoffa per gli altri bambini e inventava scenografie per rappresentare le favole conosciute come Cappuccetto Rosso, Pinocchio, Biancaneve, ecc.
Tante sono state le collaborazioni a tutti i livelli: Renzo Arbore ad “Indietro tutta”, dove si occupava di costumi e scenografie, “La vita in diretta” di Michele Cucuzza e “Piazza Grande”. Lavorò anche per Gigi Proietti creando i fondali scenografici per il teatro. Importante la collaborazione con Paola Borboni, che gli fece da maestra e soprattutto da amica aiutandolo ad accettare le sue mille personalità ed ad inserirsi nel teatro. Nel dicembre del 2013 partecipò allo spettacolo “80 voglia di Christmas” con Valeria Marini, Paolo Ruffini, Tullio De Piscopo, Scialpi, Den Arrow e Tracy Spencer.
Tra tutto ciò che ha creato in questi anni, il progetto che più gli sta a cuore è sicuramente la costruzione di una chiesa a Copacabana, in Brasile nel 1988. L’opera è stata fatta interamente con materiali di recupero. In quel periodo si trovava in loco per realizzare dei locali. Con i ricavi ha poi pensato di costruire questa chiesa in un capannone che venne donata a Suor Camilla che si occupava di orfani.
Dal punto di vista umano l’incontro con il Papa Benedetto XVII gli ha dato una grande forza. Uomo colto, molto umile e con una grande spiritualità in vari colloqui privati ha saputo colmare i suoi vuoti esistenziali.
Nonostante abbia avuto come punto di riferimento Sophia Loren ed Anna Magnani, la sua musa ispiratrice resta Amanda Lear, in tutto e per tutto, come attrice, cantante, pittrice.
Altro edifico di notevole importanza che rispecchia totalmente la filosofia artistica di Gino Rodella è il nuovo concept store “Hangart” a Lonato del Garda (BS). La sua realizzazione sempre rigorosamente con materiali di recupero è il frutto della mente di questo maestro e dei giovani artisti collaboratori. Un luogo totalmente innovativo dove si possono trovare quadri, oggettistica di design, video, accessori moda, abbigliamento e complementi d’arredo. Una location esclusiva, dove si può bere qualcosa, incontrare amici o fissare un appuntamento di lavoro.
Attualmente sta realizzando tre progetti denominati “Deus” indirizzati ai due papi Benedetto XVI e Francesco. Nello specifico si tratta di una croce, un calice ed un braccialetto.
Gino Rodella è un artista in grado di far nascere un’opera d’arte dal nulla, l’improvvisazione è la sua caratteristica principale.
Al centro della sua esistenza ci sono le persone bisognose, coloro che attraversano difficoltà, alle quali non rinnega mai il suo aiuto.
Fondamentale il sostegno ai giovani artisti che indirizza e valorizza senza mai sminuire la loro arte o il loro estro creativo.
Il maestro Gino Rodella … un bell’incontro!