Maria Grazia Cucinotta: 50 anni di arte e lettere senza età

(Antefatto)

Erano passati alcuni mesi dal Diploma di Analisi Contabile quando a soli 18 anni decisi, con il consenso di mia madre, di raggiungere Salso Maggiore Terme per il concorso di Miss Italia.

Erano le 8:30 del mattino e la Stazione Centrale di Messina era già gremita di gente. Chi andava al lavoro, chi a scuola o chi semplicemente veniva in città per fare shopping.

Il treno Intercity IC 2345 da Palermo per Milano Centrale aveva un ritardo di 8 minuti.

  • Maria Grazia, mi raccomando! Ti ho messo nello zaino alcuni pezzi della focaccia che ho preparato ieri sera, un po’ di mele e alcune bottigliette di acqua dato che il viaggio sarà lungo.
  • Grazie, Mamma non ti preoccupare. Lo sai che vado matta della tua focaccia!

Il treno arrivò sul primo binario come previsto.

Salutai con un abbraccio affettuoso mia madre e salii sul treno.

Il posto assegnatomi era il 25 nella carrozza 11.

Entrai e presi posto dopo aver riposto la valigia sulla cappelliera.

Salutai mia madre dal finestrino, mentre il capotreno fischiò per acconsentire la partenza del treno.

Dopo pochi minuti dalla partenza entrò nella cabina una suora.

Salutò garbatamente, posizionò la valigia e si sedette di fronte a me.

Mentre cercava nello zaino “Il Vangelo” appoggiò sul tavolino il rosario ed il santino che teneva in mano.

L’occhio mi cadde sul santino e notai con felice stupore che era l’effigie di S. Antonio da Padova. Questo mi riportò a quanto mi aveva raccontato mia madre.

Con fare gentile la suora mi sorrise e si sistemò il velo sul capo.

  • Posso leggere la preghiera di questo santino? Le chiesi.
  • Ma con piacere! Mi rispose.

Lessi con devozione e riconoscenza la preghiera sul retro del santino, pensando intensamente al voto che fece mia madre prima della mia nascita.

Dopo averlo letto attentamente lo riconsegnai ringraziandola.

La sera tardi arrivai alla Stazione Centrale di Bologna e dopo essermi congedata dalla suora, presi la valigia e scesi dal treno.

Mio fratello Gaetano mi aspettava sul binario. Non appena lo vidi gli corsi incontro per abbracciarlo.

  • Che bello rivederti! Mi disse stringendomi.
  • Anch’io sono tanto felice, fratellone mio!

 

CucinottaFiglia di una casalinga e di un postino e terza di quattro fratelli, due fratelli più grandi ed una sorella più piccola, Maria Grazia Cucinotta nasce a Messina il 27 luglio 1968.

Per la mamma la dolce attesa non fu propriamente bella. Anzi, fu una gravidanza difficile. Dopo aver perso due figli e per paura che si verificasse la stessa cosa con Maria Grazia, la madre fece voto a S. Antonio.

A 18 anni parte alla volta di Salsomaggiore Terme per partecipare al Concorso di Miss Italia e si classifica tra le finaliste. Dopo essere ritornata in Sicilia decide poi di raggiungere il fratello maggiore a Brescia con l’intento di trovare un’occupazione da contabile. Fu proprio Gaetano, da sempre complice e consapevole delle caratteristiche fisiche della sorella, che le fece il primo book fotografico, e assieme lo presentarono ad un’agenzia di moda di Milano conosciuta in occasione del Concorso.

Si afferma, così come modella sulle passerelle di mezza Italia e partecipa come testimonial a molti spot pubblicitari.

Nel 1987 Renzo Arbore la vuole come valletta alla trasmissione “Indietro tutta”. È qui che si fa apprezzare dal grande pubblico e dai produttori cinematografici. Zucchero Fornaciari la sceglie intanto come protagonista del suo videoclip “Diamante”.

Cucinotta5La carriera cinematografica inizia a decollare nel 1990 con “Vacanze di Natale ’90” e “Abbronzatissimi 2” per proseguire fino al 1994 quando fa il suo grande esordio nel cinema d’autore con “Il postino” di Michael Radford, candidato all’Oscar. Qui ricopre il ruolo di Beatrice, la fidanzata del portalettere Mario (Massimo Troisi). Come attrice si afferma non solo in Italia, ma in tutto il mondo. E proprio a Massimo l’artista emergente deve tanto. “Massimo Troisi mi ha cambiato la vita, è un regista e un attore che ha avuto la pazienza d’insegnarmi tutto, perché io sono arrivata a quel provino raccomandata da una donna, Nathalie Caldonazzo, la fidanzata di Massimo. Il Postino è stato il film che mi ha cambiato la vita. Quest’anno sono 25 anni dalla scomparsa di Massimo, e sono contenta che si parli ancora di lui e di quel film con cui ha portato l’italianità in giro per il mondo”. Riferisce Maria Grazia a Caterina Balivo alla trasmissione “Vieni da me” su Rai 1 il 29 gennaio 2020.

Leonardo Pieraccioni, talentuoso regista, la vuole nel 1995 nel suo film “I Laureati” candidato a due premi David di Donatello e risultato uno dei prodotti made in Italy più apprezzati in questi ultimi decenni.  Il 7 ottobre dello stesso anno si unisce in matrimonio con il produttore cinematografico e imprenditore italiano Giulio Violati. Dalla loro unione, il 9 settembre 2001 nasce Giulia. Una figlia, mi riferisce l’attrice, a cui cerca di trasmettere l’esperienza di madre consapevole del fatto che gli errori adolescenziali servono a crescere.

Al suo attivo, Maria Grazia Cucinotta ha ben 111 film tra Italia ed estero, 12 come produttrice, cui si aggiungono innumerevoli presenze a programmi televisivi. Tra questi ricordiamo la partecipazione alla serie americana “I Soprano” e al film sull’agente segreto più famoso al mondo “Agente 007: Il mondo non basta”, nella scena dell’inseguimento iniziale. Subito dopo la ritroviamo con Woody Allen e Sharon Stone in “Ho solo fatto a pezzi mia moglie”. Seguono poi “Stregati dalla luna” di Pino Amendola e Nicola Pistoia in coppia con Megan Gale, “Mariti in Affitto” e “Vaniglia e cioccolata“.

460514_210066199093847_1867450279_oMaria Grazia Cucinotta oggi è una donna completa, piena di entusiasmo, in perfetta forma, radiosa, simbolo della bellezza mediterranea e si sente in dovere di trasmettere ai giovani la stessa fortuna che ha avuto lei. Tra il 2005 e il 2015 diventa così regista di ben 12 film, e tra questi ricordiamo “All the Invisible Children” in collaborazione con l’Unicef per finanziare programmi per i bambini africani, e “Babbo Natale non viene dal Nord”.

I 10 anni vissuti in America le insegnano a contare solo su di lei e a sentirsi forza creatrice e produttrice di se stessa, grazie anche all’innato lavoro di equipe tipico della mentalità statunitense. L’amore per gli Stati Uniti e per l’Italia le fanno meritare la corona di Presidente del Los Angeles Italia Film Festival. In quell’occasione presenta il suo ultimo film “Tutto Liscio”, una commedia dolce amara che parla di famiglia, teenagers e di attaccamento alle tradizioni.

Oltre agli Stati Uniti, anche l’Oriente le è riconoscente. In questi ultimi anni la sua grande curiosità e l’intraprendenza hanno fatto sì che un viaggio in Cina per la produzione di un film si trasformasse in qualcosa di più. È così che, ogni anno, da 11 anni trascorre almeno 3-4 mesi in Cina, dove ha costituito una società italo-cinese per promuovere il nostro cinema, la nostra arte e la nostra moda in un paese assetato di creatività italiana.

Dietro alla star internazionale c’è ben altro: una vocazione ad aiutare e ascoltare chi soffre e chi non viene ascoltato. Maria Grazia Cucinotta, da sempre impegnata nel sociale e nella lotta contro la fame nel mondo, offre la sua immagine di bellezza mediterranea nonché di madre e moglie a favore di nobili cause, e si aggiudica il titolo di Ambasciatrice d’Eccezione della “World food”, la più grande associazione ONU di aiuti umanitari sensibilizzando così i media sull’esistenza di milioni di bambini malnutriti a Bhadakya in India.

Recentemente è diventata Presidente della ONLUSVite senza paura”. Un progetto ambizioso in cui uomini e donne sono impegnati nel rispetto della vita e della persona, lottano assieme contro tutte le forme di abuso morale o fisico e contro ogni sopraffazione e danno assistenza legale e psicologica per denunciare qualsiasi forma di violenza fisica, psicologica, economica e sessuale.

Grazie al mio amico Pierpaolo Ruello, a sua volta amico dell’attrice messinese, nonché uno dei conduttori del MareFestival Salina, Premio Massimo Troisi di cui Maria Grazia Cucinotta è madrina, ho avuto modo di contattare Maria Grazia per una piacevole conversazione.

Cucinotta2“In una recente intervista hai dichiarato – 50 anni? È il momento di togliere il 5 e di ripartire da zero, l’età è solamente uno stato mentale -. Da poco hai raggiunto la soglia dei 50 anni, un traguardo molto importante sia per la donna che per l’uomo. Come vivi la tua per così dire Adulta Giovinezza? Che consigli ti sentiresti di dare ad un o ad una cinquantenne?

“Io la chiamerei nel mio caso una Perenne Adolescenza. Fuori mi sento matura, ma dentro sono rimasta una ragazzina. 50 anni è un’età meravigliosa: si ha l’esperienza, la consapevolezza e l’autonomia, ci si sente più liberi poiché non si deve dimostrare niente, né a casa, né al lavoro. Si comincia ad imparare più di noi. Io, ad esempio ho una figlia grande e ora penso un po’ di più a me. Mi dedico alle cose che non ho mai fatto. Mi metto alla prova. Per i miei 50 anni ho voluto fare una bella festa per dare coraggio ai miei coetanei. Sui difetti si deve ironizzare e se qualcosa non funziona, si gira pagina e ci si rimette in gioco, senza sprecare tempo.”

“Hai realizzato ciò che ti eri prefissata nella vita?”

“Io ho fatto molto di più di quanto potessi sognare. Non avrei mai e poi mai immaginato di arrivare dove sono arrivata. La vita è stata una sorpresa continua e continua tuttora a sorprendermi. Sono molto appagata, non sono una affamata di potere, sono tranquilla.”

Cucinotta3“Credi di più in quello che fai o fai di più quello in cui credi?”

“Una cosa non preclude l’altra, per fare qualcosa ci devi credere. Allo stesso tempo devi ponderare quello in cui credi. All’inizio usavo molto l’istinto e l’amore, ero appassionata e leggera, poi mi sono resa conto che era importante riflettere ed essere obbiettivi. Fin che sei l’attrice va bene poi se rientri a far parte dell’industria cinematografica, la battaglia si fa più difficile. In questo ambiente prettamente maschilista bisogna ponderare bene. Ero comunque affascinata dall’idea di dare opportunità di lavoro, ma non è stato semplice in questo contesto.”

“Domanda di rito: programmi per il futuro?”

“Mi concentro sul lavoro di attrice senza abbandonare il lavoro di produttrice. Sto portando avanti una serie che si chiama Teen, una serie Web/Tv dove si raccontano storie di vita di adolescenti affrontando problemi di bulimia, anoressia, autolesionismo, droga, cyber bullismo, omologazione, internet, le chat. Io comunque, però non precludo nulla, ora sono più obbiettiva e pondero le mie scelte prima di decidere.”

90308334_2441594952607616_4735921241704103936_o“Sei molto attiva nel sociale; il 7 maggio 2019 hai aperto la Onlus “Vite senza paura” per combattere tutte le forme di abuso come il bullismo, la violenza sulle donne e l’emarginazione. Mi potresti spiegare meglio e dare tutte le informazioni utili a tal proposito.”

“Sono presidentessa, in effetti ci provo. Non è semplice, è una lotta contro i mulini a vento. Forse perché comunque stiamo parlando di un sistema che è già problematico. Per questo vogliamo capire dove la legge non funziona. Si fanno tante leggi, ma non ci sono le leggi giuste che tutelano le donne. Le donne hanno paura a denunciare. Non ci sono le case famiglia per poter ospitare queste donne. Spesso certe persone denunciate per molestie e maltrattamenti rimangono a piede libero. Non s90085847_2441215299312248_5342607229352673280_oi educa abbastanza contro la violenza. I bambini andrebbero educati sin da piccoli.”

Oltre a questa encomiabile attività, Maria Grazia ha appena concluso la stagione teatrale con una commedia diretta da Massimiliano Vado “Figlie di Eva”, commedia brillante, divertente, al secondo anno di successo che la vede come protagonista.

Ecco Maria Grazia Cucinotta simbolo dell’italianità esponenziale nonché orgoglio italiano in tutto il mondo. Radiosa, elegante e affascinante, ma soprattutto umile ed entusiasta con un’estrema voglia di sognare ancora, perché come mi racconta “bisogna sempre continuare a sognare”.

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