Ho avuto modo di intervistare un personaggio di spicco, della borghesia parigina, con un vissuto, a dir poco, straordinario. Seduti nel salotto di questo fantastico appartamento, dove i libri fanno da padrone e gran parte dell’arredamento mostra lo splendore dell’alto antiquariato, Claude mi accoglie e racconta questa strepitosa storia.
Il 14 febbraio 2019, il giorno di San Valentino, è il primo in cui Claude e Dominique non sono stati assieme… questo, fin da quando si sono incontrati nei primi giorni di febbraio del 1957 durante una cena parigina. Avevano solo 20 anni e da allora (61 anni fà) non si sono mai più lasciati.
Giovani, belli e con un futuro scritto a dir poco ricco di opportunità : Claude, il cui padre era un ufficiale, diventerà uno dei registi di intrattenimento all’ORTF (prima rete televisiva francese) e alla France Télévision e lavorerà nella produzione di opere teatrali per il piccolo schermo. Dominique, pur essendo discendente da una delle tante famiglie proprietaria di vigneti per la produzione di Champagne, desiderava, da sempre, una propria vita, una indipendenza finanziaria e la concretizazione di un proprio progetto.
“Era un amore assoluto. Non avrei immaginato di vivere con qualcun altro”, dice Claude in occasione della mia intervista, l’11 febbraio, la prima concessa alla stampa.
Dominique era ed è un’anima, colta, elegante, forte ma anche fragile e incredibilmente affettuosa e venne rapidamente adottata dalla madre di Claude, così come Claude, un po’ più tardi, dai genitori di Dominique.
“Non ci siamo visti invecchiare”, aggiunge Claude. I viaggi in Francia (le coste della Normandia e soprattutto quelle della Costa Azzurra) e all’estero (Roma, Zurigo, Londra, New York, Andalusia …) si succedono, ma il loro grande appartamento a Boulogne-Billancourt (nella periferia di Parigi) inizialmente due appartamenti sullo stesso pianerottolo collegati poi successivamente da una porta, è il loro rifugio dal 1971 ad oggi. Da qui il panorama è spettacolare dalla chiesa di Saint-Cloud continuando poi verso la Torre Montparnasse e La Défense fino ad arrivare alla Torre Eiffel. Ed è qui dove Claude scrive nel suo tempo libero, L’effet television (L’effetto televisivo), un libro in cui spiega che la televisione dovrebbe essere utilizzata per l’azione e per il funzionamento della democrazia e denuncia il rischio di una cultura uniforme determinata della televisione di domani (videoregistratore, televisione interplanetaria, televisione a pagamento, ecc.). Un libro premonitore, che lo porterà ospite d’onore nel programma letterario, Apostrophes, animato da Bernard Pivot, il 13 giugno 1980.
Dopo una vita intensa è nel loro comune di residenza che coronano il desiderio più grande, si sposano in tutta semplicità all’étà di 81 e 82 anni, il 20 gennaio 2014, accompagnati dalle loro famiglia e dai loro amici più cari.
Una felicità, purtroppo breve, perché la malattia di Dominique non tarda ad arrivare e le crescenti difficoltà nel camminare e nel mantenere l’equilibrio, limitano drasticamente gli spostamenti. Claude fa di tutto per agevolare al meglio gli ultimi momenti, trasformando la doccia in vasca da bagno e allestendo una comoda poltrona in modo che Dominique possa guardare il suo spettacolo preferito, C dans l’air, o ascoltare le canzoni di Georges Brassens (noto cantautore). Mantenere il controllo totale della sua mente e delle sue facoltà mentali resta sempre l’orgoglio primario di Dominique, specialista nella filmografia dei più grandi registi francesi e americani, o negli aneddoti avvenuti durante le riprese dei principali films.
A mesi di distanza lo stato di salute di Dominique peggiora e Claude si rimprovera, ancor oggi, di non aver fatto abbastanza : “Non mi perdonerò mai di non aver capito, lasciando l’ospedale quella sera, che quello sarebbe stato l’ultimo saluto in questo mondo. Mi sarebbe tanto piaciuto avergli tenuto la mano per l’ultima volta “.
Il 22 agosto 2018, il necrologio del quotidiano Le Figaro e Le Monde recita quanto seguente: “È con grande tristezza che Claude annuncia la scomparsa del suo amico, compagno e nonché consorte. Dominique ci ha lasciato all’età di 86 anni ed è attualmente sepolto nel cimitero di Fère-Champenoise “.
Claude mi ha detto che suo marito sarebbe stato orgoglioso della sua decisione di scrivere questo coming-out funerario in uscita sulla stampa nazionale. “Sento la sua presenza al mio fianco, gli chiedo consigli sulle decisioni da prendere e continuo a viaggiare, nel possibile, nei posti dove siamo stati felici insieme “. Inoltre, i segni della sua presenza continuano a manifestarsi sempre, aggiunge Claude: “Nel cimitero di Fere-Champenoise (nei pressi di Parigi), Dominique, che adorava i gatti, passava ore ad accarezzarne uno in particolare, che mi ignorava sempre. Durante la mia ultima visita dopo la morte di Dominique, questo gatto è venuto a salutarmi… ad accarezzarmi sfiorandomi … “
Ho ritenuto importante, in un momento così difficile, dove gli avvenimenti terribili e le notizie negative sono argomento principale sulle testate dei giornali, presentarvi la realtà di un Amore di coppia durato 61 anni, un AMORE con la A maiuscola. Perché l’Amore è la scelta, la libertà di poterlo fare ed il puro piacere di vivere una persona e decidere di stare con lei, accettando i suoi difetti e standogli vicino nei momenti di gioia e in quelli di dolore o di difficoltà. Ed è proprio nei momenti più difficili che ci si rende conto più facilmente di amare qualcuno rinunciando a qualcosa in favore dell’altro e della sua felicità. È per questo che amare significa dare, non parlo di cose materiali, ma di attenzioni. È il dedicarsi all’altro nelle piccole cose di tutti i giorni.
Come dice il giornalista Massimo Gramellini « se incontrarsi resta una magia, è non perdersi la vera favola » e qui è veramente il caso di dirlo !
Questo è il mio piccolo contributo a questa coppia fantastica con un’altissima dignità e ricchezza interiore… sono orgoglioso di aver avuto l’onore di conoscerli. Sono certo che se Dominique potesse leggere da lassù sorridendomi direbbe : « Ah, vous les italiens… ».
Concludo dicendo che « l’Amore, ma quello con la A maiuscola, è la forza motrice di tutto e nessuno, ripeto nessuno su questa terra ha il diritto di giudicare o fermare ! »
Dominique (a sinistra) e Claude (a destra)