Coronavirus : chi, cosa, come, perché?

Nel mio blog che parla di moda, galateo, relazioni di coppia, savoir-vivre e racconta storie straordinarie di vita vere, non poteva certo mancare un articolo che tratta l’argomento più citato e discusso in questo momento a livello mondiale: il Coronavirus COVID-19. Dopo aver consultato il sito del Ministero della Salute  e la Dottoressa Lidia Rota Vender dell’Associazione per la lotta contro la trombosi e le malatie cardio -vascolari di Milano ho raccolto qui a seguito alcune delle domande e risposte che si devono conoscere.

Ma che cos’è il Coronavirus?

Schermata 2020-03-05 alle 00.09.24I coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la Sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la Sindrome respiratoria acuta grave (SARS).

I Coronavirus sono stati identificati a metà degli anni ’60 e sono noti per infettare l’uomo ed alcuni animali (inclusi uccelli e mammiferi). Le cellule bersaglio primarie sono quelle epiteliali del tratto respiratorio e gastrointestinale.

Ad oggi sette Coronavirus hanno dimostrato di essere in grado di infettare l’uomo provocando raffreddori comuni ma anche gravi infezioni del tratto respiratorio.

Ma cosa significa il nome COVID-19?

coronavirusCO sta per corona, VI per virus, D per disease (malattia) e 19 indica l’anno in cui si è manifestata. Lo ha annunciato il Direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus nel briefing con la stampa durante una pausa del Forum straordinario dedicato al virus l’11 febbraio 2020.

Anche se appartiene alla stessa famiglia del SARS-COV-2 (Sindrome Respiratoria Acuta Grave) che si è manifestato nel 2006, non è lo stesso virus.

Ma quali sono i sintomi di una persona infetta?

I sintomi più comuni includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte.

Corona virusGeneralmente i sintomi sono lievi e a inizio lento. Alcune persone si infettano ma non sviluppano sintomi né malessere. L’80% delle persone guarisce dalla malattia senza bisogno di cure speciali. Circa 1 persona su 6 si ammala gravemente e sviluppa difficoltà respiratorie.

Le persone più suscettibili alle forme gravi sono gli anziani e quelle con malattie pre-esistenti, quali diabete e malattie cardiache. Al momento il tasso di mortalità è di circa il 2% (Fonte Oms).

Come si trasmette il virus?

Si trasmette attraverso il contatto stretto e diretto con una persona malata, con la saliva, tossendo e starnutendo. Inoltre le mani contaminate (non lavate) venendo a contatto diretto con bocca, naso e occhi causano il contagio. In casi rari può avvenire attraverso contaminazione fecale. In genere le malattie non si trasmettono con gli alimenti, che comunque devono essere manipolati rispettando le buone pratiche igieniche ed evitando il contatto fra alimenti crudi e cotti.

coronavirus_testStando agli studi attuali, non ci sono casi di trasmissione da animale da compagnia ad essere umano.

Le persone senza sintomi sono contagiose?

A differenza della SARS e dell’Ebola dove le persone contagiose sono quelle che manifestano i sintomi della malattia, non tutti i virus si comportano allo stesso modo. L’influenza ad esempio è contagiosa prima della manifestazione dei sintomi. Per il coronavirus viene attuata la stessa prevenzione per la SARS: diagnosticare e isolare.

Il virus si deposita inizialmente nella gola, causando infiammazione e sensazione di gola secca: questo sintomo può durare 3-4 giorni.

Il virus viaggia usando l’umiltà presente nelle vie aeree, scende nella trachea e si deposita nei polmoni causando polmonite. Questo passaggio richiede circa 5 a 6 giorni.

La polmonite si manifesta con febbre alta e difficoltà respiratorie e non è come un raffreddore comune. Si potrebbe avere la sensazione di soffocare a causa della difficoltà di respirazione. In questo caso, è essenziale chiamare immediatamente un servizio di pronto intervento.

Quanto dura il periodo di incubazione?

Il periodo di incubazione rappresenta il periodo di tempo che intercorre fra il contagio e lo sviluppo dei sintomi clinici. Si stima attualmente che vari fra 2 e 11 giorni, fino ad un massimo di 14 giorni.

Quanto resiste il virus sulle superfici?

Quando il virus si trova su superfici metalliche, sopravvive per circa 12 ore! È quindi estremamente importante quando si toccano superfici metalliche come maniglioni, porte, elettrodomestici, maniglie sui tram, ecc. lavarsi bene le mani e disinfettarsi accuratamente.

Il virus può vivere nascosto nei vestiti e sui tessuti per circa 6-12 ore. I normali detergenti possono distruggerlo. Per i vestiti che non possono essere lavati ogni giorno, è consigliato esporli al sole o ad una fonte di grande calore che ucciderà il virus.

L’uso di disinfettanti semplici è in grado di uccidere il virus annullando la sua capacità di infettare le persone, ad esempio disinfettanti contenenti 75% di alcol (etanolo) o 1% di cloro (candeggina).

Ma chi colpisce principalmente?

coronavirus-fiumicino-118786.660x368I bambini sono molto meno colpiti e comunque non sviluppano forme gravi. Le più colpite sono invece le persone anziane con patologia gravi (problemi cardio-vascolari, diabete). Questo non vuol dire che le persone adulte siano risparmiate, ma che non manifesteranno in genere forme gravi.

Come ci si può proteggere?

La trasmissione del virus avviene nella maggior parte dei casi per contatto diretto, toccando tessuti o materiali su cui è presente il virus: lavarsi spesso le mani è assolutamente essenziale.

Il virus sopravvive sulle mani per circa 10 minuti, però in questi 10 minuti ci si può strofinare gli occhi o grattare il naso per esempio, permettendo così al virus di entrare in gola!

Si possono  fare i gargarismi con una soluzione disinfettante che elimina o riduce la quantità del virus. In questo modo si elimina il virus prima che entra nella trachea e poi nei polmoni.

Disinfettare la tastiera e il mouse del tuo computer, il cellulare e il telefono fisso.

Dobbiamo tutti prestare molta attenzione e prenderci cura di noi stessi per il nostro benessere e quello degli altri. “

Ecco i dieci comandamenti da attuare per proteggersi:

  1. Lavare spesso le mani per almeno 20 secondi con sapone o disinfettante.
  2. Evitare il contatto ravvicinato con persone che hanno infezioni respiratorie acute.
  3. NON toccare occhi, naso e bocca con le mani sporche.
  4. Coprire con il gomito o con il fazzoletto “monouso” naso e bocca se si tossisce o starnutisce.
  5. NON assumere antibiotici o antivirali senza prescrizione medica.
  6. Pulire le superfici con disinfettanti (Alcool o con cloro).
  7. NON usare mascherina se non si hanno sintomi.
  8. NON rinunciare all’uso di prodotti provenienti dalla Cina in quanto il virus non resiste sulle superfici a lungo.
  9. NON abbandonare animali da compagnia poiché non trasmettono il virus.
  1. Se si hanno sintomi o si pensa di essere stati esposti al contagio chiamare il medico di famiglia o il pediatra o il numero di emergenza, senza recarsi al pronto soccorso.

Ricordare che chi è rientrato da viaggi dalle zone a rischio negli ultimi 14 giorni c’è obbligo di isolamento domiciliare fiduciario e di comunicazione al Dipartimento di prevenzione della propria ASL.

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Nel suo genere questo nuovo virus è alquanto particolare oserei dire in un certo senso intelligente e furbetto:

  • Va a scuola.
  • Non va però al lavoro.
  • Ama il cinema e le discoteche.
  • La palestra e la piscina non fa per lui.
  • Non prende mai i mezzi pubblici.
  • Insegna l’educazione a tante persone che da sempre starnutisce in faccia, senza ritegno.
  • Insegna che è importante lavarsi le mani come si deve.
  • Ha fatto esplodere le vendite di gel antisettico e mascherine.
  • Non ama fare la spesa al supermarket, ma adora andare al mercato.

Non si è reso conto però che così facendo ha messo interamente in ginocchio l’economia di tante aree in tutto il mondo creando allarmismi in taluni casi insensati.

Ecco ciò che dice l’infettivologo e primario dell’ospedale San Martino di Genova, il dottore Matteo Basetti:

  • “Dobbiamo essere tranquillizzanti. Il coronavirus è più simile all’influenza che alla peste bubbonica. È una malattia difficile dal punto di vista epidemiologico ma dal punto di vista clinico il trend è tranquillo. E poi in Italia non c’è neanche un paziente morto per il coronavirus. Quando uno entra in ospedale per un infarto e muore col coronavirus, non è morto per il coronavirus, è morto per l’infarto. Se uno viene trovato a casa morto come è successo nel lodigiano, e gli viene fatto il tampone post mortem, come si fa a dire che è morto per il cororavirus?”

Schermata 2020-03-05 alle 00.46.58Quindi totalmente in sintonia con quanto afferma il dottore ritengo che alla base di tutto ci deve sempre essere il buonsenso, come in tutte le cose e si deve evitare di creare all’allarmismi inutili da “periodo appestato”. Continuiamo il nostro tran tran giornaliero e adottiamo solo normali criteri di protezione come per una normale influenza. Non si ferma il virus con il PANICO, ma con l’INTELLIGENZA!

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